martedì 29 settembre 2009

Parolacce

Penati dice le parolacce come "collegialità" e subito il buon Franceschini si incazza a bestia, si mette gli occhialini e, come la buonanima di Freddy Mercury interpretando "The Invisible Man", chiama tutti al telefono per dire che lui è il leader (qualsiasi cosa significhi nel PD adesso), è il leader, è il leader, è il leader , è il leader e che con quel perfidino di Penati non ci giuoca più e se gli altri non gli danno ragione lui si porta via il pallone (che mi sa tanto sia interpretato dal Rutellone bello).

Bersani gli risponde che sì, sì, lui può giocarci fino al 25 di ottobre, che poi arriva lui con non mi ricordo chi al seguito e via gli fa il culo a capanna.

E Marino... chi? Sì, dai, quello che protesta perchè nessuno lo caga più di tanto e allora fa le sparatine un po' più azzardate e poi si guarda intorno per vedere se qualcuno rimane impressionato. Non so che cazzo dice, ma tanto dirà qualcosa e farà impressionare qualcuno così sarà tutto contento e potrà mangiarsi il pane con la marmellata.

E in tutto questo che fa il Berluska? E' come Ermes Rubagotti: Carmen Scrivimi che il bimbo piange... mi sento tanto solo...

lunedì 28 settembre 2009

E tu chi cazzo sei?

Una volta tanto, dopo avermi fatto incazzare come un bue muschiato finito dentro ad un autolavaggio, do ragione a quel coglione di portoghese che presiede la panchina della squadra per cui io provo un forte ed irrazionale sentimento empatico: quando il boemo Zeman che, oltre ad aver allenato dignitosamente una squadrettina di provincia e allenato alla cazzo 2 squadre (perchè per lui una non era abbastanza si vede, le figure di merda meglio farle stereofoniche in dolby digital) di una città piuttosto importante, non ha mai brillato per titoli vinti ti da del "mediocre", è più che corretto rispondere "e tu chi cazzo sei?" facendo la faccia di chi lo ha visto per la prima volta nella sua vita...

Fa molto ridere il passaggio in cui il boemo dice di aver fatto "la gavetta"... beh un certo Sig. Capello non l'ha proprio nemmeno guardata e nemmeno un certo Sig. Guardiola, sono anche loro dei "mediocri"?

venerdì 25 settembre 2009

E a me non dai un premio? No, Bel

Stamattina, visto che avevo un buco tra le videoconferenze, ho fatto una ricerca rapidissima nel web e, stimolato da quanto ascoltato nei giorni precedenti alla trasmissione La Zanzara di Cruciani su Radio 24, ho trovato questo sito fantastico.

Per fortuna ero in sala riunioni da solo e nessuno mi ha visto cappottare dall'eccesso di riso per aver letto una vaccata così grande.

Però, dopo un primo momento di sfrenata ilarità, un pensiero si è insinuato furtivo nel mio cervellino bacato.

Se hanno dato un Nobel per la letteratura ad un nulla pneumatico come il saltimbanco che dovrebbe far ridere e/o riflettere, ma provoca solo una mestizia cosmica per la pochezza di tutto ciò che produce/ha prodotto; oppure hanno dato un Nobel per la pace a Troy McClure per un filmetto pseudocatastrofista pieno zeppo di errori e di imprecisioni, vuoi vedere che quei simpatici vegliardi rintronati svedesi possono premiare anche il televenditore con maggior seguito mondiale (rendiamo il merito, è sicuramente più famoso anche dello Chef Tony e di Mastrota e se dite il contrario siete più comunisti di quanto lo fosse mai stato Pol Pot!).

mercoledì 23 settembre 2009

Oralità...

Questo post di Basta con La Droga e i successivi commenti hanno scatenato uno dei soliti pallosissimi flashback su fatti del mio passato riguardante casi di prostituzione minorile per ricavare fondi da destinare al divertimento.

Torniamo indietro di una ventina d'anni, in cui Attila, dotato di giubbotto di jeans con il simbolo dell'Harley Davidson sulla schiena che faceva molto figo (anche se poi avevo una tamarrissima 125 Cagiva Freccia C-10), ogni giorno prendeva la corriera dal proprio paesello natio sulle rive dell'Azure River per recarsi nella città capoluogo di provincia per recarsi al liceo (pieno di figa, questo bisogna sempre sottolinearlo). Nel suddetto mezzo di locomozione venivano, normalmente al ritorno perchè all'andata eravamo tutti adeguatamente rincoglioniti dalla mancanza di sonno per troppe colpogrossesche visioni, narrati gli avvenimenti che avevano caratterizzato la zona soprattutto durante il week end con tutta la serie di commenti che scaturivano copiosi dai giovani cuori degli ascoltatori e che finivano ineludibilmente in "Bestia", "Cane" o "Porco".

Durante una primavera vi fu un grosso fermento per alcuni fatti successi durante 4 sabati consecutivi nella maggiore delle "Private" del mio Paesello natio.

Visto che mi sento divulgativo come Piero Angela, spiegherò a coloro che non sono originari della comunità sorta sulla sponda orientale della parte vicino alle foci dell'Azure River cosa è una "privata". Dicesi "Privata" un'osteria temporanea che ha il permesso di vendere il vino autoprodotto fino ad esaurimento delle scorte (è consentito di vendere anche del vino prodotto da qualche altro viticoltore diretto della zona, ma sono in una percentuale bassa), in questa è consentito anche vendere o (nei casi di padrone generoso) omaggiare con uova dure gli avventori. La presenza di una privata si può facilmente riconoscere dall'esposizione ai margini della sede stradale (normalmente sul muro di cinta o nei pressi del portone di ingresso) di una frasca. Nel mio Paesello, che all'epoca contava 2.000 anime, erano aperte contemporaneamente fino a 7 private durante i mesi primaverili in quegli anni, la sete è sempre stata una nemica da combattere ad ogni costo nelle terre del nord est.

Dopo questo excursus che meriterebbe una citazione nelle guide sulle bellezze nascoste delle terre italiche, torniamo alla narrazione. Cosa successe durante quei 4 sabati nella privata succitata? Alcune ragazzine 16enni, con un senso del business precursore dei tempi, per procurarsi i fondi necessari all'acquisto del prodotto della fermentazione del mosto derivato dallo schiacciamento delle uve autoctone, avevano installato la propria attività imprenditoriale prendendo postazione presso i servizi igienici del locale che consisteva, dietro al pagamento della modica tariffa quantificata in 2.000 lire, in una prestazione orale che, a detta dei clienti, veniva valutata più che soddisfacente. Il servizio durava fino al raggiungimento del budget prefissato, dopodichè le imprenditrici si godevano il meritato frutto dei loro sforzi indugiando in libagioni. Qualora, fatto non raro, le giovani imprenditrici avessero voluto incrementare il budget perchè la sete aveva preso il sopravvento e la pecunia non fosse bastata, si recavano nuovamente nel luogo di espletamento del business ad intrattenere gli avventori. Il cliente delle giovini doveva, però, essere tempestivo, in quanto il budget o l'ulteriore obiettivo dello stesso, poteva essere raggiunto mentre si trovava in coda, per cui, ogni qualvolta una delle imprenditrici si alzava, tosto una serie di potenziali avventori accorreva presso il servizio igienico e si metteva diligentemente in fila fuori dalla porta in attesa del proprio turno con la pecunia pronta in mano.

Questo "servizio speciale" è durato solamente per 4 sabati consecutivi, dopodichè le 4 giovini (di cui, narrano le cronache, la migliore in termini di prestazioni fosse meno alta, ma più dotata dal punto di vista toracico) si sono recate in altri lidi e alla Privata sopra menzionata non è rimasto altro che la necessità da parte di tutti i maschietti di una compagnia di scortare le ragazze della stessa che intempestivamente dovevano accedere ai servizi igienici, in quanto, quandunque un essere umano di sesso femminile nei sabati successivi si avvicinava agli stessi, subitaneo andava a formarsi un corteo di esseri umani di sesso opposto che andava a bussare alla porta di accesso, speranzosi in un nuovo inizio del business che si era affermato in quella leggendaria parentesi mensile.

Il buon Attila, che non si è mai distinto e continua tutt'ora a non distinguersi per sagacia, all'epoca, durante quei mitici sabati pomeriggio era uso recarsi motociclettato (con la 125 a scurreggetta) in una vicina cittadina di poco meno di 30.000 anime al fine di cercare di fare breccia in una figa corazzata (nel senso che era più impenetrabile della corazza di un M1A1 Abrams) senza alcuna possibilità di riuscita, per cui avrebbe solamente sentito i raccondi leggendari delle gesta di queste amazzoni della laringe e avrebbe, qualche settimana dopo che queste facessero la loro ultima prestazione, scortato alcune gentili donzelle al bagno della citata Privata per evitare il formarsi di code all'esterno del servizio igienico.

Un paio di anni dopo, durante il primo pomeriggio di una calda fine di luglio, Attila si trovava in macchina, da solo, sulla via di ritorno al Paesello natio da una poco distante località balneare, quando scorgeva 4 giovini donzelle che facevano l'autostop ai margini della strada e, visto lo spirito cavalleresco che lo contraddistingue tutt'ora, le faceva salire e le conduceva a casa presso la cittadina di poco meno di 30.000 anime sopraccitata, in quanto, all'epoca, recavasi spesso colà non più per corteggiare bellamente la suddetta figa corazzata, ma per nolleggiare legalmente cd musicali (all'epoca era consentito, me ne sparavo 10 a settimana che figata!). Ringraziamenti d'uopo al momento della discesa dall'automezzo e ripartenza verso l'ovile.
Qualche giorno dopo, mentre Attila si crogiolava bellamente sulla rena della località balneare di cui sopra assieme alla combriccola di giovinastri con cui combinava tante innocenti marachelle di cui, un giorno, probabilmente narrerò gli svolgimenti, passava la bionda più dotata toracicamente delle 4 pulzelle a cui il nostro eroe aveva dato un passaggio e lo salutava sorridente. Al che, il simpatico mattacchione che stava accanto ad Attila lo guardava con un misto di sbigottimento/divertimento e così si svolgeva il successivo dialogo:

Mattacchione (allargando il sorriso): Com'è che conosci la bionda?
Attila (con una discreta noncuranza): L'altro giorno ho dato un passaggio a lei e alle altre 3 sue amiche da qui fino a casa loro...
Mattacchione (trattenendo a stento le risa): E come ti hanno ripagato?
Attila (rivolgendo uno sguardo interrogativo): Niente... mi hanno ringraziato e sono scese... non sono mica così troglodita da farmi dare soldi per un passaggio in autostop, per chi cazzo mi hai preso?
Mattacchione (quasi senza fiato per il troppo riso): Ma tu sai chi è quella?
Attila (basito): No, se devo dire la verità non so chi sia...
Mattacchione (rosso in faccia per le difficoltà respiratorie suscitate dall'eccessiva ilarità): La Pompinara della (Nome della Privata che vado a omettere per questioni di privacy)... e quelle che ti stanno salutando sono le altre 3... solo un mona come te poteva dar loro un passaggio e non rimediare niente di niente!

Questi sono traumi che segnano una vita...

martedì 22 settembre 2009

Chi non muore...

Sono tornato e, giusto per non farsi mancare un cazzo, ieri mi hanno piazzato come relatore in una cazzo di conferenza sui "cazzi e micazzi" del futuro passata la crisi, o forse no, per cui pochissima possibilità di accesso al web e una rottura di palle da guiness.

La scorsa settimana è stata all'insegna del tempo di merda, in quanto pioveva un giorno sì e il giorno dopo anche, ma quelle minchiate di attività si dovevano fare e, a parte l'hydrospeed, è stato un tormento a fuoco lento. Capitolo gentili donzelle: nessuna assistente marketing, solamente la vice responsabile marketing Olanda che ho avuto la "strana" coincidenza di trovarmi davanti mentre facevamo hydrospeed (appunto) e, visto che avevo una bella retrospettiva innanzi, sono stato così cavaliere da non sorpassarla (anche se è stata dura, visto che con il mio peso maggiore tendevo ad acquistare più velocità di lei, soprattutto nei tratti con maggiore pendenza).

E domani, per non so quale sorta di bontà divina, mi sono sfangato una merdosissima trasferta in Bulgaria per una cazzo di consulenza immobiliare che probabilmente non sarebbe stata pagata alla Multinazionale Bastarda da parte degli scaltri imbonitori est europei. Non può girare sempre tutto dalla parte contraria, ecchecazzo!

venerdì 11 settembre 2009

Vezzi multinazionazonzoli

Merda, domenica sera parto per un'imprecisata località montana del paese della cioccolata e dei conti bancari colorati di nero per una settimana di training aziendale volta alla coesione del gruppo di management e alla valorizzazione del team building con annessa riscoperta della natura e delle radici che sono alla base dei valori fondanti della nostra amatissima società.

In pratica: una settimana senza qualsiasi connessione a nulla (forse nel paesello ci sarà un internet café, ma non ci conto troppo), niente notebook, niente cellulari, niente palmari e nessuna tecnologia partorita dopo il 1930 (quest'ultima frase è quella che mi ha inquietato più di tutte). Solo natura e gruppo, con tanto di bungee jumping, speed water e rafting, in pratica il piccolo breviario di tutte le idee stronze dei manuali per l'ottima gestione del management della divisione europea di una azienda "globale". Ma non eravamo ancora alla fine di una stracazzo di crisi? Non si potevano risparmiare i soldi di questa tortura alle gonadi ipercostosa?

Spero solamente che le assistenti del dipartimento marketing siano presenti... almeno la tortura sarà valsa la loro visione in muta da sub che fa molto fetish.

In Memoria

8 anni fa un gruppo di teste di cazzo con l'asciugamano in testa compiva il dirottamento di 4 aerei e faceva schiantare 3 di questi contro altrettanti obiettivi civili, mentre sul 4 venivano sopraffatti dai passeggeri, che, purtroppo, non riuscivano ad impedire lo sfracellamento al suolo del velivolo assieme a tutti i suoi occupanti.

giovedì 10 settembre 2009

Quando si possono mostrare le tette?

Secondo Mediaset le tette in tv si possono mostrare durante la settimana alle 20 (ho visto anche io la prima puntata del programmino della Marcuzzi, facendo zapping tra una domanda del Milionario e l'altra e sono rimasto "affascinato" dalla profondità del pensiero e dalla complessità dell'intreccio), ma non la domenica dopo le 23...

martedì 8 settembre 2009

Mike

E' morto Mike Bongiorno.

La prima cosa che ho pensato è: se ne è andato via un altro pezzo della mia infanzia. E' una merda di discorso egoistico, ma è davvero la prima cosa che ho pensato.

Quando ero alle elementari, ero tutto contento che mi venisse la febbre, così potevo vedere per intero Bis e non mi perdevo l'inizio... ovviamente riuscivo a risolvere un rebus su 4 e mai quello finale.

E un'altra immagine è tutta la famiglia schierata a vedere uno dei suoi Quiz serali (addirittura con l'uomo ancora alla RAI), cosa che non succedeva nemmeno per le partite di coppa, in quanto mia nonna non presenziava (alla Nazionale sì, forse farò un giorno farò un post sui mondiali dell'82).

In ogni caso è una sensazione davvero "strana": a pensarlo negli ultimi spot della compagnia telefonica con Fiorello la notizia della dipartita sembra irreale.

lunedì 7 settembre 2009

Dubbi neri

Se qualcuno su qualche giornale (qualunque, anche la gazzetta della parrocchia) scrivesse che sono impotente, io lo citerei per danni...

Starò diventando "fascista"?

venerdì 4 settembre 2009

Wikipedia in mano ai cazzoni

Leggo questo articolo di Perle Complottiste e rimango basito: un povero cristo è stato ammazzato durante una rapina di quelle grandissime teste di cazzo di Prima Linea e questi gli cancellano la pagina perchè, secondo loro, è irrilevante? Ma cosa hanno in testa gli alienini del primo Space Invaders?

Una cosa del genere vuol dire non avere la minima idea di cosa fosse la nostra cazzo di Penisola in quella merda di anni '70 del cazzo (appunto: il '68 per me fa parte degli anni '70, è tutta la stessa minchiata)!

Questa è la lista dei dementi che si credono accademici enciclopedici e sono solamente dei poveri cazzoni decerebrati...

Bon, intanto i cazzettini registucoli italici stanno tornando ad ingolfare l'asfitica distribuzione italiota con film che vorrebbero dimostrare quanto bella fosse l'Italia in quella merda degli anni '70 e quanto fichissimi fossero i "ggggggiovani ribelli con ideali". Primo tra tutti il Placido che tiene famiglia che se ne esce con un belllllllllllllissimo film con coso Scamarcio sul celerino innamorato che si redime perchè ha trovato una stronza o robe simili e il di cui regista dichiara: "Lo spirito di questo film vuole ricordare senza nostalgia quegli anni dandone però un giudizio positivo. In questi tempi oscuri della politica ci vorrebbe un nuovo Sessantotto come spinta positiva, propulsiva a dare nuova vitalità. Il movimento ecologista, i no global, i ragazzi che contestano le superpotenze sono figli di quegli anni e mi auguro che questo film sia di riflessione per tutti" e a me nasce dal cuore un "Mavaffanculo", non ti viene in mente caro il mio registone che lo sfascio della nostra scuola che promuove ad minchiam cani e porci e non insegna + un cazzo sia figlio di quella merda di 6 politico che quelle grandissime teste di cazzo consideravano una specie di diritto? Di tutte le categorie di ggggiovani che hai citato, non ti viene il dubbio che siano solamente dei fancazzisti cazzari che sperano di avere un futuro qualsiasi in politica (i + furbi) e il resto di avere un sussidio o un posto statale (il resto della massa)? Non ti auguri di avere + sussidi statali per continuare a fare i tuoi film piuttosto noiosetti?
"Romanzo Criminale" credo sia l'unico caso che ricordi in cui la fiction di n puntate fosse meno noiosa del film nelle sale (e con meno attori cani e mal diretti)...

Vabbè, ok, oggi è giornata di sfoghi amari... vado a farmi un giro nel Grande Sito Commerciale dell'area Piemontese sperando di vedere un po' di "esseri umani di genere femminile in età fertile con vestiti adatti alla stagionalità addosso che abbiano delle forme aggraziate" (politically correct mode on).

giovedì 3 settembre 2009

Mister A e il fattore M

Leggendo questo articolo sul corriere on line, è riesplosa nella mia testolina bacata tutta la diatriba nata da questo post di Paolo Banard che ha coinvolto un sacco di esponenti delle due metà del cielo della blogsfera.
A me non frega un cazzo della prostituzione perchè sono uno di quei maniaci che preferisce la fase del "corteggiamento" a quella della "consumazione" vera e propria. Sarà narcisismo, sarà la mia grandissima testa di cazzo, sarà che adesso non posso più farlo in quanto affetto da una sorta di innata fedeltà autoimposta che ha fatto sì che non tradissi mai alcuna delle mie passate fidanzate (e ne ho avute a iosa di occasioni), figuratevi la Dolce Metà che è diventata mia moglie e ha sfornato la Piccolina, ma a me è sempre interessata + la prima parte della seconda, con annessa la probabilità (in certi casi del 100% peraltro) di beccarsi il mitico 2 di picche.

Facciamo un po' di storia della mia vita (che palle, dirà la maggioranza dei miei scarsi lettori, avete perfettamente ragione, rispondo io, ma proseguo ugualmente): sono sempre stato considerato abbastanza attraente, non tipo quelli strafichi che basta che guardino una per farle venire giù le cascate Vittoria, ma tanto per avere un discreto seguito di piccole fanzszs al liceo e molte "richieste di informazioni" all'Università. Poi facendo l'istruttore di autodifesa e il personal trainer nelle palestre le occasioni non sarebbero mancate, anche da buttofuori saltuario in alcune discoteche ci sarebbe stata la possibilità, se non fossi stato sempre fidanzato in tutti quei periodi. La fase dell'approccio mi è sempre risultata elettrizzante (calcoliamo che ho sempre avuto "storie" lunghe che vanno dall'anno in su, ma molto in su) e nei brevi periodi da single ho cercato di mettere molto in pratica quest'arte con più o meno fortuna, ma notando una cosa: più avanzano gli anni (ne ho 35, lo so che per qualcuno potrei essere considerato al pari di Matusalemme, ma secondo il Moccia style sono ancora gggggggiovane) più è facile l'approccio con l'altro sesso. A 18 anni in discoteca (se ti presenti in qualità di cliente, per i buttafuori e altri operatori interni è molto più semplice e il calcolo viene sfalsato) sei considerato più o meno quale una piattola nel culo, a 23 arrivi al livello subumano per cui non ti voltano le spalle prima di dirti che non hanno la benchè minima intenzione di conversare nè di ballare con te, a 28 sei un essere umano con cui ci si può intrattenere se si viene approcciate, a 35 (nelle rarissime occasioni in cui il sottoscritto ci va, sì e no 2 volte l'anno, adesso, con la Piccolina, più no che sì) si viene "urtati inconsapevolmente" e attaccano bottone, e non parlo delle "tizie da sbarco", ma di esseri umani di sesso femminile appetibili sessualmente anche dagli esseri umani di sesso opposto più esigenti. Lo so, dopo questo strabiliante discorso, l'antropologo Erminio Balladori, che spero si prenda una freccia avvelenata nel culo da una tribù nemica della tribù Linear così non mi scassa + le palle su Radio 24, mi fa una sega.

Adesso mi capita di "subire" avance nemmeno troppo velate (sono serio, non scherzo nemmeno per un cazzo) anche in ambito lavorativo oppure al bar mentre sono al bar e non solo dalle irrimediabili zitellone ultratrentenni alla ricerca disperata del riproduttore perchè l'orologio biologico inizia ad assomigliare al coccodrillo di Capitan Uncino, ma anche da ragazzine intorno ai 20. In effetti, se non fossi felicemente sposato, sarebbe anche divertente. C'è da dire che, per il lavoro che svolgo, scendo sempre dal "Trattore" (un cazzo di SUV con lo stemmone che fa sbrodolare il genere femminile, ma è aziendale, io ho un'anima ecologica, solo che non mi ricordo mai dove la lascio), devo tenere un certo dress code, sono attorniato da una serie di collaboratori (tutti maschi, sono un operativo, non come quegli omologhi cazzoni del marketing o delle vendite che sono sempre attorniati da "figa bollente" e qualcuno se la analizza anche per benino) e sono sportivo, perchè io la mattina vado a correre e la sera in palestra, però, lo stesso, sembra che il maschietto, fino a che non diviene un patetico vecchietto affetto da inguaribile priapismo, aumenti la propria capacità/potenzialità di accalappio del genere femminile con il passare delle stagioni.

Ovviamente, nella mia situazione è alquanto stressante: una forma moderna riveduta e corretta di "Supplizio di Tantalo", ma questi sono unicamente stracazzi miei e dei miei complessi irrisolvibili con me stesso (è una condizione in cui si trovano milioni di persone, ma scrivendolo così sembra che io sia uno "unico e speciale", tipo idoletto sfigato da bimbominkia).

La morale: un articolo + una diatriba riescono a scatenare orde di pensierini inutili nel mio stronzo cervellino bacato.

mercoledì 2 settembre 2009

4 portieri e un paio di scarpe da ginnastica

A me piace il giuoco del calcio, punto e basta e non mi metterò qui a fare lo snob e a dire che è uno spettacolo per minorati, che sono tutti analfabeti che guadagnano troppo, che è tutto un magnamagna, che non ci sono valori (un giorno o l'altro tiro un pugno sul naso al primo che mi rompe ancora i maroni con questi valori dei miei coglioni) e altre menate simili, perchè, se non fosse stato per qualche stronzissimo medichetto dello sport che si sentiva un luminare della cardoliogia ma si è dimostrato solamente un minus habens io avrei continuato a giuocare a calcio fino all'età della pensione (adesso faccio alcuni tornei di calcetto, ma non è la stessa cazzo di cosa). A me piace, sfido le ire della Dolce Metà perchè io, durante weekend, da pomeriggio a notte inoltrata (Campionato Brasiliano) tento in tutte le maniere di guardarmi le partite a costo di vedermi lancato addosso qualche piatto o altra suppellettile. Inoltre il calcio ha permesso all'Ingegnere di laurearsi, sennò col cazzo che poteva permettersi di studiare ingegneria negli anni '60 con mio nonno che faceva l'operaio. A casa mia si è sempre mangiato pane e calcio, respirato calcio, vissuto il calcio.

Dopo questa melensa dichiarazione d'amore che era premessa necessaria, passiamo al succo del post, che non tratta solo dello sport citato.

Sabato scorso c'è stato il Derby, penso che anche i muri lo sappiano, durante la partita è successo un episodio che potremmo definire curioso, Gattuso si fa male, chiede la sostituzione, ma il buon Seedorf ci sta un po' troppo ad allacciarsi i treter (arcaismo per definire le scarpe bullonate per giocare), a quel punto il flemmatico Rino si fa espellere e sbotta contro la panchina. Tutto questo, assieme alle 4 pappine, non ha fatto per niente bene, calcolando che anche durante l'appena trascorso precampionato il Milan ha sempre preso schiaffoni dalla Beneamata in tutte le occasioni (non così sonori come nella gara ufficiale, il che è anche una notizia peggiore), all'ambiente e getta un'ulteriore ombra sulle prospettive della squadra per il 2009.

Fatto non secondario, ieri sono state presentate le liste UEFA con i nominativi dei giocatori che potranno partecipare alla prima fase delle coppe europee per ciascuna squadra: il Milan ha iscritto 4 portieri (Storari, Roma, Dida e Abbiati), lasciando fuori 2 difensori che avrebbero potuto servire (visto che Tiago Silva e Nesta non è che siano delle certezze sul piano fisico) e che sono stati sempre ritenuti titolari quali Bonera e Kaladze. Questa scelta, controcorrente rispetto a tutti gli altri club, suscita un certo sconcerto tra gli appassionati, che, sommando al resto, percepiscono una società che sembra navigare a vista.

Io una mia idea me la sono fatta:

E' tempo di crisi (anche se c'è la ripresa e cazzi e mazzi, ma stavolta il discorsone su questa ve lo risparmio), per cui il Berluska, già in difficoltà riguardo le note vicende escortiane, non può permettersi di foraggiare come in passato la compagine rossonera, incalzato anche dai figli di primo letto (veri vincitori della "vicenda Lario" secondo i soliti ben informati) che, non essendo più dei selfmademan come il padre, vedono come un giocattolino troppo costoso la squadra del padre: non hanno più necessità di apparire, ormai sono e non capiscono la necessità di autopromozione del genitore, essendo divenuto superfluo l'investimento anche dal punto di vista politico. Dal punto di vista dell'organico, poi, il Berluska non vuole cedere davanti all'evidenza: il simpatico dentone sempresorridente è stato un fenomeno mediatico più che sportivo e non può essere il perno attorno a cui ruota la squadra, non corre, non inventa, resta ai margini del gioco e fa imbestialire i compagni, è inutile farlo salire su di un tavolino e fargli promettere ciò che non potrà mai mantenere. Il mercato ha dimostrato una pochezza di mezzi sconcertante: la vicenda dei "dentini storti" del laterale destro del Porto finito a Lione è emblematica, soprattutto dopo la sempre negata cessione di Kakà, unico scoglkio a cui si aggrappava il Milan l'anno scorso; Huntelaar (o come cazzo si scrive) non sembra proprio il giocatore che serviva alla squadra e l'aver inseguito Luis Fabiano con quell'intensità fa sembrare l'olandese un semplice ed economico ripiego. Un allenatore fresco e aziendalista convinto su cui non si possono scaricare tutte le colpe. Galliani sembra perso, sorride sempre perchè non sembra sapere proprio che pesci pigliare ed irrita i due pargoli citati.

In questo momento, dal punto di vista politico, il Milan rischia di divenire un ennesimo fronte caldo per il Berluska (e non sto scherzando un cazzo) e di far nascere una lotta in seno alla famiglia che non ha precedenti. Un Berluska in mezzo ad una guerra di gossip (carissimi direttori di giornali, non si può dichiarare guerra per poi lamentarsi perchè le pallottole fischiano vicino alle orecchie e le bombe scoppiano sotto al culo, quando si lanciano le pietre, bisognerebbe come minimo aspettarsi un lancio dalla parte avversa, oppure sarò io che mi sbaglio) non può permettersi di difendere anche dalla stampa sportiva, sempre piuttosto magnanima nei suoi confronti, perchè la prima volta che si telefona al Processo di Biscardi gli si fa fare il pienone di ascolti e le domande imbarazzanti non affiorano, ma, se le cose vanno male, l'uomo dal capello tinto di rossiccio comincia ad invocare il tuo nome per fare "chiarezza" e questo non fa bene al consenso.

Alla fine il buon Ronaldinho, con i suoi bei dentoni, rischia di fare i danni di una D'Addario munita di registratorino e la prima pagina della Rosea rischia di divenire più amara che quella di Repubblica.

martedì 1 settembre 2009

Successe...

Oggi è il primo settembre (cazzo, sono un genio, con questa affermazione il livello del mio QI è schizzato del 40%) e 70 anni fa succedeva che un simpaticissimo omino con i baffi decideva che una sbarra in mezzo alla strada non gli piaceva più e mandava quattro ragazzotti a levarla, dopodichè casino...

Questa mattina, giusto per farmi male, mi sono guardato il Caffè di Corradino Mineo, dove c'era uno storico fantastico (non chiedetemi il nome e il cognome, ma solo il titolo di storico) che diceva una serie di cose spettacolari tipo: l'accordo di spartizione della Polonia tra i due tizi con i baffi era perchè quello che iniziava con S era davvero buono e non voleva che i suoi concittadini soffrissero, per cui accordava di prendersi una porzioncina di stato (facendo fuori una porzioncina di ufficiali di quello stato, che sarà mai!); oppure le potenze occidentali bastarde, se avessero davvero voluto, non avrebbero continuato la guerra, ma sarebbe finita lì, tra i polacchi, solo che queste bastarde volevano veramente la guerra e hanno continuato ad infastidire l'uomo con i baffi che aveva come iniziali A.H.; anche i polacchi erano dei gran bastardi fascisti, più fascisti dei fascisti e dei nazisti, e allora gli omini con i baffi hanno fatto bene, solo che le potenze occidentali bastarde hanno insistito e hanno la colpa della guerra. Insomma, le solite cosine esilaranti a cui ci ha abituato il nostro Corradino.

Comunque, me ne fotte poco più di un cazzo di quello che è successo 70 anni fa, è come se, ad un comune cittadino del tempo di Enrico VIII fosse fregato qualcosa della Guerra delle Due Rose. Mi incuriosisce tutto quello che ruota intorno alla II Guerra Mondiale, certo, ma basta retorica su tutti i valori e cazzi e mazzi, viviamo, che ci piaccia o no, nel 2009 e questo ci teniamo, chi vuole sbroccare (I&I TM) su tutte le minchiate citate può farlo per i cazzi suoi. Anche nelle guerre puniche o durante la guerra dei 30 anni sono morte un sacco di persone, non solo durante la II Guerra Mondiale e il concetto di "pulizia etnica" era ben radicato già prima di quell'orrore dei campi di sterminio (il termine "pogrom" è piuttosto antico).

Il punto focale è che Corradino e il professore illuminato di storia si sono detti compiaciuti: Sono più di 60 anni che in Europa nessuno Stato fa guerra contro un'altro Stato Europeo e non era mai successo nella storia, questo grazie a cosa? All'Europa Unita e sbocchinamenti per tutti su quanto sia fica l'UE e quanto siamo bravi noi europeini ad essere diventati buoni grazie a questa istituzione. Per me è una boiata stratosferica: primo, la guerra (certamente "fredda") in Europa è continuata per parecchi anni, con piccoli scontri tra le frontiere, il blocco di Berlino Ovest e altre amenità; secondo quella guerricciola (o, per meglio dire, quelle guerricciole) combattuta nei Balcani durante gli anni '90 non vale proprio un cazzo di niente, in pratica non conta perchè tanto erano tutti brutti sporchi e cattivi e sono stati gli amerikani bastardi a portare la guerra facendola nascere dal nulla (che qualcuno possa dire questa troiata non mi può trovare stupito, sono abituato a sentire le cazzate di tutti i tipi); terzo l'Europa non conta più un cazzo dal punto di vista militare/strategico sullo scacchiere mondiale, per cui non viene in mente che potrebbe non fregare a nessuno tirare fuori fucili e cannoni per prendere qualcosa che nessuno vuole più (a parte quattro mentecatti localisti).

Grazie, Corradino, mi offri spunti straordinari per il mio blog!