lunedì 9 febbraio 2009

Highway to Hell

Ho la patente dal 1992... in un anno sono riuscito a fare più di 140.000 km (non facendo il rappresentante)... e provengo dall'Azure River, la zona più ad est dell'amata Penisola... e non credevo fino a questa mattina.


E' più di un decennio che ho un incubo ricorrente: la Tangenziale di Mestre, credo di averci passato almeno 3 mesi complessivi della mia vita fermo in coda nel tratto tra Marghera e la Miranese (direzione Trieste) oppure tra Marcon e la Miranese (direzione Padova)... per cui, se dovevo trovarmi da qualsiasi parte ad ovest della tangenziale partendo dall'Azure River, mi studiavo tutte le teorie dei giochi possibili, consultavo le profezie di Nostradamus, telefonavo a ripetizione a Paolo Fox e mi facevo mandare il sale da Do Nascimento prima di partire, preferendo una comoda partenza verso le 5 del mattino (con sveglia alle 4) per essere sulla tangenziale prima delle 6.20, l'ora dell'inizio dell'Apocalisse giornaliera... mentre quando tornavo indietro nel pomeriggio, prima delle ore 20 non c'erano santi, c'era da aspettare...

Sto parlando al passato, perchè questa mattina è successo qualcosa... ripercorro i fatti.

Partenza dall'Azure River ad un'ora presta, ma non troppo, in pratica per arrivare alle 7 (ora di casino imperante) a Mestre, la Dolce Metà con pancia d'ordinanza dorme tranquilla. Non porto il telepass, perchè voglio vedere quanto spendo adesso, visto che il Berluska aveva blaterato qualcosa sulla possibilità di aumentare le tariffe in caso di "Nuove Opere".

Radio 24 non mi da notizie allarmanti sul traffico, ma tanto tutti sono talmente abituati alle code a Mestre, che nemmeno Isoradio non se la caga più di tanto (tipo codeintangezialemestre tutto d'un fiato in meno di 5 decimi); ma supero un sacco di TIR che procedono lenti, lenti, lenti...

Arrivo a San Donà ed è tutto a posto, a parte i camion omnipresenti alla mia destra. Dove fino a venerdì c'era la barriera, adesso c'è una scicane piuttosto stretta per i mastodonti lenti e questo mi preoccupa, ma proseguo (non è che abbia altre scelte, l'uscita Quarto d'Altino è stata soppressa). Prima di Marcon, il Tom Tom mi intima di lasciare l'autostrada, prendendo la tangenziale, ma io lo disattendo ostentando sicumera e allora lui comincia a fare terrorismo psicologico: inizia a dirmi che allungherò la strada di mezz'ora (io accelero sono a 160), mi dice di uscire allo svincolo non ancora completato (io, ovviamente, non esco), allora mi dice che allungherò la strada di 1 ora (io accelero, sono a 180) e di uscire alla successiva rampa che è ancora chiusa, saltata questo svincolo, mi dice che ritarderò di 2 ore e che dovrei fare un'inversione a U in mezzo all'austrada (io accelero e sono a 200, con il motore dell'ML che mi ricorda che potrei essere il primo ritiro di patente secco del nuovo passante con tanto di foto ricordo con gli agenti della Polstrada), tutto è un rettilineo lungo lungo lungo con, ogni tanto, qualche sottopassaggio larghissimo, fino a che il Tom Tom si arrende, mi manda a cagare, dicendomi che non conosce la strada e che per lui dovrei correre a 200 all'ora in mezzo ai campi di grano (Che ne sai tu di un campo di grano...), fino a che raggiungo nuovamente la A4 (arrivando in picchiata come uno stuka su un convoglio dell'esercito polacco nel '39) e freno fino a raggiungere la velocità consentita dal codice della strada. Sono in anticipo di 35 minuti su qualsiasi tabella di marcia stilata in passato, sono sconvolto.

Adesso devo uscire al casello, e qui li voglio... mi sovviene vividamente una visione in cui la figura del Berluska che, in una sala affrescata, sproloquia di blocco delle tariffe a parte sulle "Nuove Grandi Opere tipo il Passante di Mestre" e mi preparo a sborsare 5 euro in + di quello che pagavo di solito quando non mi portavo dietro il Telepass. Invece sono 60 centesimi in + (non sono pochi, ma sono abituato ad adeguamenti molto + consistenti) di prima.

Quando arrivo davanti a Grande Insediamento Industriale, sono in anticipo di 30 minuti sull'orario abituale e la guardia al cancelletto sta ancora leggendosi la Gazzetta in tranquillità, quando lo saluto (lui sbianca, ci vorrebbe un po' di Brunetta a questo qui, ma tanto è in outsourcing) e gli chiedo quanto si è beccato Morganti ieri per aver arbitrato la partita di pallamano.

Mi sento rinato... quasi quasi mi passano tutte le incazzature per quanto sono rimasto fermo di fronte al cartello (prima della barriera di Venezia) che mostrava il count down dei giorni che rimanevano all'apertura (ma dalla scorsa estate, mostrava i giorni di ritardo)... ma forse no.

Così ho avuto anche molto più tempo per guardarmi un po' di cose su internette e non poteva mancare il mio Eroe che si è cimentato in una complessa teoria religiosopolitica su scala totale globale che è davvero uno spettacolo, ne consiglio vivamente la lettura c'è da sbellicarsi! (E non ci vuole un Professore di Storia e Letteratura Germanica per dire che "Sieg Heils" non signica un cazzo, ma il saluto delle folle a Hitler era semmai "Sieg Heil").

Questa foto non è la solita foto di una signorina dai vestiti particolarmente succinti, ma è un promemoria perchè devo chiedere alla Grande Multinazionale Mastarda se è possibile dotare la macchina di questo particolare bull bar


Chissà se qualcuno ha creduto almeno per un momento che abbia messo la foto per un'altra ragioni che non fosse la scosciatona...

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