mercoledì 13 agosto 2008

Perchè il complottismo ci aiuta

Sono convinto che il complottismo ci aiuti a vivere serenamente in quanto comunità e che i cd debunkers non riescano a capire come il complottismo sia un bene per il vivere civile.
Partiamo da alcuni presupposti: l'infermità mentale e la semi infermità mentale in Italia (parlo solo del caso italiano, quello internazionale non è per me interessante ai fini di questo post, in quanto parlo della società in cui, al momento, passo la maggior parte del mio tempo) sono considerate delle attenuanti; l'internamento forzato all'interno di strutture psichiatriche è stato abolito, senza però che alcun metodo sostitutivo sia stato introdotto; la patente di guida è di relativamente facile conseguimento; vi è la possibilità di detenzione e di porto di armi da sparo (anche se dietro conseguimento di una licenza).
Orbene, dopo aver sviscerato i presupposti, andiamo a spiegare perchè i vari Mazzucco, Blondet, Chiesa (Giulietto è da sempre il mio preferito con lo sguardo vispo e i baffetti da sparviero), i fratelli Marcianò etc. sono dei benefattori: sono le uniche persone che riescono a fare sentire come comunità un insieme di paranoici / potenziali sociopatici, per cui mitigando la spinta propulsiva a una sorta di anomala ribellione che potrebbe tradursi in gesti potenzialmente pericolosi per chi li circonda o per chi ha la sfortuna di incrociare il loro cammino nei momenti di crisi.
Non è da dimenticare che, tramite l'acquisto di DVD, libri, biglietti per spettacoli e sottoscrizioni per ricerche che una persona dotata di un raziocinio anche minimale (al di sotto del normodotato) giudicherebbe quantomeno astruse, i soggetti in questione si depauperano delle risorse per l'acquisto di una qualche arma e/o aggeggio con cui offendere fisicamente qualche malcapitato (rettilano?).
Un effetto da non sottovalutare è la partecipazione ai blog, ai forum e alle chat complottiste che riempiono il pempo a queste persone, distogliendole dalle proprie patologie e fornendo uno svago salutare alle paranoie (certamente con altre paranoie, ma mitigate dal sentirsi un gruppo, per cui non più solo e abbandonato contro il mondo infame che lo circonda)
L'innalzamento degli ascolti di Voyager su Rai2, offre una nuova fiducia in questi nei mezzi di diffusione di massa, che li fa integrare maggiormente in una società che sentono fondamentalmente avulsa dalla verità, per cui da combattere strenuamente.
Inoltre tutti i siti, blog, libri, DVD etc, li tiene lontani dalle strade. Perchè, solitamente, una persona che è talmente sconnessa dalla realtà, potrebbe causare incidenti, in quanto al primo aereo che vede nel cielo, potrebbe cominciare ad inseguire le cd scie chimiche, oppure sentirsi assillato dagli elicotteri nei che talvolta sorvolano le città/coste/campagne/montagne e prodursi in manovre imprevedibili ad un automobilista normodotato.
Per queste ragioni sono un convinto sostenitore della bontà del complottismo e, quasi quasi, mi vien voglia di contattare il Giulietto per proporgli di acquistare la bobina con cui ha presentato "Zero" a Strasburgo (anche se ci sono delle correzioni, non ti preoccupare Giulietto, mandami tutti gli spezzoni, i tagli, i ciak rifatti, poi ne facciamo i titoli di coda finali con le risate come nei film di Jackie Chan).
P.S. A me la teoria di Blondet sugli Israeliani Danzanti fa scompisciare... è un eroe, è un eroe!

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